Domenica, 13 Febbraio 2011 18:25

Se non ora, quando? Manifestazione delle donne del 13 febbraio

Scritto da  Gerardo

In merito alla manifestazione delle donne, organizzata per domenica 13 febbraio 2011, riportiamo una concisa serie di stralci da quotidiani nazionali, a partire dalla dichiarazione del direttore di Avvenire, che si schiera: «Se fossi donna sarei in piazza».
Buona lettura!




Marco Tarquinio: «La réclame dell'escortismo ci appesta Il peggiore dei sogni al maschile trasformato in realtà».

MILANO - «Ebbene sì, se io fossi una donna domenica sarei in piazza. Non per politichetta, ma per amore. E per ribellione del cuore e della mente, da credente e da persona libera. Ci sarei per dignità e senso morale». Dal diretttore di Avvenire Marco Tarquinio arriva un'adesione a distanza alla giornata nazionale di mobilitazione delle donne italiane a seguito del caso Ruby, «Se non ora quando», in programma domenica in diverse piazze italiane e straniere.

«TESTIMONIANZE DI VERITÀ» - «Certo non ci andrei - ha scritto Tarquinio nel suo editoriale odierno dal titolo "Ragioni che premono" - per lamentare che è mancato il passaggio del testimone tra le giovani e giovanissime di oggi e le femministe d'antan, come più di qualcuna tra le promotrici ha detto. Ci sarei per dire che non m'interessa un passaggio del testimone, ma ascoltare testimonianze di verità su ciò che è accaduto nel mondo delle donne italiane negli ultimi quarant'anni».

«RÉCLAME DELL'ESCORTISMO» - «Se fossi una donna domenica sarei in quella piazza - ha sottolineato ancora il direttore del quotidiano della Cei - per ribellarmi non solo e non tanto al reato ancora da provare in giudizio di un uomo potente e, come lui stesso dice di sé "qualche volta peccatore", ma alla réclame dell'escortismo che è certa ed è provata e che sta appestando i giornali e ci appesta la vita». «Ci sarei - ha proseguito il direttore di Avvenire - con la speranza di ascoltare voci chiare e consapevoli e accenti nuovi e autocritici su una battaglia per la parità uomo-donna che ha dato frutti importanti e dolci, ma anche agri. E che, soprattutto, per vederlo basta avere gli occhi ha paradossalmente prodotto e radicato nella testa di tanta gente d'Italia anche una vasta, sventata e triste "pari opportunità" dell'involgarimento, della libertà declinata sino allo sciupio di sé. Il peggio dei sogni al maschile trasformato in realtà». «Potrei chiamarla - ha affermato ancora- una "gratuita perdita di senso e una logica dei sensi a pagamento, anche se temo di sembrare un disco incantato. L'abbiamo scritto così tante volte su queste pagine che ne ho perso il conto». (Fonte: Apcom)
(da CORRIERE DELLA SERA.it)

12 febbraio 2011
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